Cosa succede quando finalmente hai finito di pagare il mutuo? Il giorno in cui pagherai l’ultima rata sarà davvero finito tutto? L’ipoteca che hai messo a garanzia del mutuo è immediatamente riscattata?
Come spesso accade nelle questioni burocratiche nulla è così semplice e diretto. Ci sono sempre ulteriori procedure e costi per riuscire a chiudere ogni questione. Essere informato su questi argomenti ti facilita e, a volte, ti fa risparmiare molti soldi. Inoltre, conoscere i meccanismi burocratici è d’obbligo per chi non vuole perdere tempo. Vediamo qui di seguito che cosa è un’ipoteca, come funziona, cosa prevede e con quali procedure si cancella.
Cosa c’è da sapere
Le ipoteche durano vent’anni, al termine dei quali l’Istituto concedente il mutuo può rinnovare l’iscrizione ipotecaria o chiuderla. Dipenderà dalle condizioni precedentemente stabilite e dalla situazione particolare. Una delle cose che non molti sanno a proposito di questi argomenti è che, al momento dell’estinzione del mutuo, dopo aver pagato tutte le rate coscienziosamente, l’ipoteca non verrà cancellata automaticamente.
Saranno necessari alcuni passaggi burocratici per chiudere definitivamente l’iscrizione ipotecaria.
Come cancellare l’ipoteca dopo l’estinzione del mutuo
Come detto l’ipoteca si estinguerà automaticamente soltanto dopo i 20 anni, a meno che non esistano ancora rate da pagare! Nel qual caso l’ipoteca si rinnoverà automaticamente.
Se il mutuo viene estinto prima che siano scaduti i 20 anni, l’iscrizione ipotecaria non si estinguerà in automatico. Rimarrà in piedi come un fantasma, a volte per anni, senza che nessuno se ne accorga. Ci sono però alcuni casi in cui il proprietario si rende conto del “fantasma”, e di solito non è una bella sorpresa. Se, ad esempio, il proprietario dell’immobile, una volta estinto il mutuo, intendesse vendere la sua proprietà scoprirebbe di non riuscire a liberarsi dell’immobile finché non andrà a cancellare l’ipoteca. Il proprietario può allora decidere di attendere pazientemente il decorso dei venti anni, momento in cui l’ipoteca decadrà automaticamente, oppure può optare per il procedimento immediato di cancellazione.
Procedimento di cancellazione immediata di ipoteca
Per attuare questo processo si possono intraprendere due diverse strade piuttosto diverse tra di loro: mediante procedura semplificata di cancellazione o attraverso un atto notarile.
Con atto notarile
Tramite atto notarile la procedura è piuttosto semplice: il notaio, munito di delibera della banca e grazie all’intervento di un rappresentante dell’Istituto creditore, riceverà atto pubblico (è sufficiente anche una scrittura privata), che sancisca la cancellazione dell’ipoteca.
Con procedura semplificata
Questa opzione è fruibile solo dal 2007, quando fu inserita nel “decreto Bersani” ed ha il non trascurabile pregio di non aggravare il debitore di ulteriori spese. Ciò che si risparmia in denaro però si spende in tempo. La procedura è piuttosto lunga ed il procedimento è costituito da diversi passaggi, che a volte possono dimostrarsi farraginosi.
Innanzitutto, è necessaria un’istanza da parte del debitore alla banca. L’Istituto bancario, ricevuta l’istanza, deve accertare che il debito sia realmente estinto e che esistano le condizioni necessarie alla cancellazione dell’ipoteca. A questo punto la banca invierà all’agenzia del territorio la richiesta di cancellazione dell’ipoteca. Trascorsi trenta giorni da questo passaggio, se non ci sono opposizioni da parte della banca stessa, la cancellazione verrà eseguita.
Questo metodo è scelto solitamente da chi non ha urgenze imminenti di cancellazione, l’atto notarile invece, che ha dei costi, è preferito da chi ha urgenza impellente di cancellare l’ipoteca.
L’ipoteca può anche essere ridotta in corso d’opera: ovvero può essere ridimensionata durante il pagamento delle rate del mutuo.
Riduzione dell’ipoteca prima che il mutuo venga estinto
Seppure si stia continuando a pagare coscienziosamente le rate del mutuo, si può andare a cancellare l’ipoteca da alcuni beni e restringerla solo su altri. Ovviamente questo può avvenire soltanto quando siano state pagate una buona parte delle rate del mutuo. Per poter dare il via a questo tipo di procedimento è necessario che la banca deliberi la procedura e che il notaio poi formalizzi il tutto. Non è molto conveniente questo tipo di procedura, a meno che non ci sia l’interesse di liberare parte dei beni per una vendita necessaria.
Costi previsti ed ultimi consigli
I costi per la cancellazione dell’ipoteca sono molto diversi a seconda della strada che si ha la necessità di intraprendere.
Come detto, nel caso della procedura “d’ufficio”, quella riferita al decreto Bersani, i costi sono azzerati, ma i tempi piuttosto dilatati. Nel caso in cui si abbia invece la necessità di chiudere rapidamente con atto notarile, i costi possono variare da 600 a 1200 euro. Qualunque siano le tue esigenze per estinguere l’ipoteca, dopo avere estinto il mutuo, o anche se vuoi semplicemente ridurre l’ipoteca in corso d’opera, ti saranno utili alcuni documenti.
Una visura trascrizione atti in conservatoria sarà per te, a tutti gli effetti, un documento fondamentale. Puoi richiederla online. Solitamente, con la procedura online, è molto semplice ottenere:
- Una visura in aggiornamento
- La trascrizione dell’atto su supporto informatico
- La quantificazione dell’importo totale di imposte ipotecarie
- La presentazione all’Agenzia del Territorio
- Il ritiro del duplo
Se, ad ogni modo, desideri avere maggiori informazioni o delucidazioni riguardo il procedimento di cancellazione dell’ipoteca rivolgiti ai professionisti Rexpira. Riceverai tutti i chiarimenti in maniera completamente gratuita e potrai avere consigli utili su come comportarti.
Categoria: Debito Bancario