Ti aiutiamo a risolvere ogni problema finanziario che può portare al pignoramento dei tuoi beni.
Il pignoramento è un problema che colpisce e destabilizza molte famiglie. Sia esso di tipo immobiliare, mobiliare o presso terzi, il nostro team di consulenti del debito e avvocati specializzati può aiutarti e risolvere definitivamente il problema. Interveniamo anche nel caso tu abbia ricevuto un decreto ingiuntivo o un atto di precetto, risolvendo la controversia e liberandoti dai debiti.
Organizziamo un primo appuntamento, che è gratis e non ti obbliga a niente, in modo trasparente e nel pieno rispetto della tua privacy. L’incontro può avvenire in uno dei nostri uffici o, se preferisci, online. In questa consulenza preliminare, parlerai con uno dei nostri esperti che studierà il tuo caso.
Studiamo la tua situazione e i documenti che ci fornisci per trovare le migliori soluzioni possibili. Ti spieghiamo tutte le opzioni che hai, come possiamo aiutarti e i rischi legati al pignoramento.
Elaboriamo un piano per ottenere il meglio per te. Dal momento che ci assegnerai l’incarico, i creditori dovranno rivolgersi direttamente a noi e ai nostri avvocati. Ci occuperemo di proteggere e difendere i tuoi diritti, garantendoti tranquillità e privacy.
Ci prenderemo cura dei tuoi debiti, negoziando con i creditori per evitare ogni sorta di pignoramento. Facciamo il nostro lavoro con la massima competenza e attenzione, fino a quando il problema non sarà risolto completamente.
Il mancato pagamento di un debito può facilmente portare al pignoramento. Abbiamo raccolto qui di seguito alcune delle domande più frequenti durante le nostre consulenze. Per qualsiasi altro dubbio, non esitare a contattarci.
Ricevuta l’ingiunzione di pagamento, il debitore dispone di un tempo preciso di 40 giorni e ha due possibilità: pagare la somma oggetto del decreto oppure presentare opposizione al decreto ingiuntivo. In questo caso, agire tempestivamente e avere una strategia è fondamentale.
L’atto di precetto è uno strumento di preavviso attraverso il quale il creditore informa e concede al debitore gli ultimi giorni per pagare il debito prima di procedere con il pignoramento. Il destinatario del precetto può opporsi entro 20 giorni dalla notifica mediante un atto di citazione. Rexpira valuta la tua posizione e ti assiste nel presentare opposizione all’atto di precetto in modo tale da posticipare, ritardare ed eventualmente annullare l’intero iter giudiziario intrapreso dal creditore.
In caso di pignoramento, un creditore a cui devi del denaro può prendere possesso di alcuni dei tuoi beni per coprire il valore del debito. Questo può includere beni come la tua casa, la tua auto, o persino una parte del tuo stipendio. E’ importante avere un buon supporto legale per proteggere i tuoi diritti e cercare la migliore soluzione possibile.
No, sotto i 1000 euro, la pensione non è pignorabile in nessun modo. Gli emolumenti a titolo di pensione che eccedono questa cifra minima sono liberamente pignorabili, ma sempre nella misura di un quinto. Attenzione, però: questo limite si applica solo alle pensioni e non agli importi dovuti a titolo di stipendio.
Tempestività e velocità di intervento sono fondamentali nel caso sia stato emesso un provvedimento esecutivo da parte del creditore pignorante. Nella maggioranza dei casi a seguito del pignoramento il debitore perde definitivamente la casa senza riuscire a soddisfare i creditori con il ricavato della vendita all’asta. Se pensi che sia tardi intervenire commetti un grave errore. Rexpira interviene e studia la migliore soluzione adatta al tuo caso, contattaci oggi stesso.
Se il tuo immobile è stato pignorato e non è stato venduto alla prima asta, questo non vuol dire che non verrà venduto in futuro. Il creditore ha, infatti, diritto a tanti tentativi di vendita quanti ne saranno necessari ad ottenere soddisfacimento del proprio credito. Tuttavia, ad ogni tentativo il prezzo di vendita del bene viene ridotto, in genere, del 25%, pertanto in caso di molteplici tentativi infruttuosi, si rischia un sostanzioso deprezzamento del bene e che lo stesso, venga alla fine aggiudicato per un prezzo “stracciato”. I consulenti di Rexpira possono aiutarti, in caso di pignoramento immobiliare, ad evitare la vendita della tua casa.
Purtroppo si. La cessione del quinto è cosa ben diversa e non ostacola in nessun modo la pignorabilità del quinto dello stipendio da parte dei tuoi creditori.
Potresti, ma questo non ti metterebbe al riparo dai tuoi creditori, che potrebbero azionare nei tuoi confronti un’azione revocatoria. I creditori hanno, infatti, un termine di 5 anni per potere esercitare questo tipo di azione giudiziale nei confronti del proprio debitore che, per paura di perdere le sue proprietà le trasferisca o le venda, e chiedere che l’atto di trasferimento venga dichiarato inefficace.
Per saperne di più contatta i consulenti di Rexpira che sapranno aiutarti e fornirti un quadro chiaro della tua situazione.
Si, è possibile. In questi casi viene pignorata solo la quota appartenente al debitore, che verrà conseguentemente venduta all’asta. E’ anche vero che la singola quota ha pochissimi acquirenti potenziali e quindi la possibilità di essere venduta è di solito alquanto scarsa. Gli altri comproprietari e le relative quote non sono comunque coinvolti nel procedimento di esecuzione forzata. Questo è comunque quello che succede in linea generale, in alcune situazioni è bene considerare che sono previste significative eccezioni.
Non esistono limiti o cifre minime per procedere con il pignoramento. Se però il debito è di basso importo è possibile che le spese per l’intera procedura esecutiva superino il valore della somma da recuperare, con il rischio che l’intero procedimento possa diventare “antieconomico” e poco conveniente per il creditore.
Un’ipoteca sulla casa non può salvaguardarti da un pignoramento. Chiunque vanti un credito certo nei tuoi confronti può promuovere un pignoramento. L’ipoteca iscritta sulla casa, costituisce infatti solo un diritto di prelazione, ossia un diritto di precedenza a favore del creditore che l’ha iscritta. Ciò non impedisce quindi, ad altri creditori, di sottoporre a pignoramento l’immobile.
Con il pignoramento presso terzi vengono attaccati i crediti del debitore che sono sostanzialmente nella disponibilità di un altro soggetto, di un terzo appunto. Nella pratica, il tuo creditore può dunque procedere al pignoramento, nella misura massima di un quinto, dello stipendio, del TFR e della pensione. Altre somme che possono essere pignorate sono quelle presenti in banca e si passa quindi al pignoramento del conto corrente, dei libretti o dei titoli del debitore.
Si. Un privato, che vanta un credito nei confronti di un terzo può procedere all’attivazione della procedura esecutiva forzata dell’immobile per ottenere il soddisfacimento delle proprie ragioni. In questo caso è bene intervenire tempestivamente.
Sì, il TFR è pignorabile anche in caso di rapporto di lavoro in essere. Nel caso in cui lo stipendio non dovesse bastare è possibile procedere anche al pignoramento della quota di TFR mensilmente accantonata.
Eccellente
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