Può succedere a tutti di ricevere una cartella esattoriale in riferimento a multe, tasse automobilistiche non pagate o imposte di altro tipo, come IVA, IRPEF, contributi INPS, etc.
Cosa succede se si è in arretrato con le cartelle di pagamento e se si accumulano numerosi debiti tributari?
Nel caso in cui, il contribuente non provveda, nei tempi prescritti, al pagamento di tributi, sanzioni e relativi interessi è possibile che si giunga, da parte dell’ente impositore, al fermo amministrativo.
Cos’è il fermo amministrativo?
Il fermo amministrativo è una misura cautelare emessa dalle amministrazioni o da enti competenti – Comuni, INPS, Regioni, Stato, etc.-, attraverso il quale vengono “bloccati” i beni mobili registrati del debitore – automobili, moto, scooter o simili- al fine di recuperare le somme dovute. Ricevuto un fermo amministrativo, il debitore non potrà utilizzare il veicolo fino a quando il debito non verrà saldato. Il bene sottoposto a fermo, oltre a non poter circolare, non può essere neanche radiato dal PRA (Pubblico registro automobilistico), esportato o demolito.
Come si arriva al fermo amministrativo?
L’ente preposto alla riscossione delle tasse, oggi l’Agenzia delle Entrate – Riscossione, notifica al debitore una cartella esattoriale con il riepilogo dettagliato del suo debito. Se, nei 60 giorni successivi alla notifica, il debitore non paga o non ottiene una rateizzazione, una sospensione o un annullamento del debito, l’agente riscossore può attivare le procedure per il recupero forzoso di quanto gli spetta. In qualunque caso, è importante sapere che, l’esecuzione del fermo amministrativo deve essere tassativamente preceduta dalla notifica al debitore del relativo preavviso. Ricevuto il preavviso, infatti, il debitore ha a disposizione altri 30 giorni per saldare, rateizzare, sospendere o far annullare il debito, altrimenti il fermo diventerà effettivo e verrà iscritto al PRA.
Attenzione: il PREAVVISO è un atto necessario, in mancanza del quale, il successivo fermo amministrativo può essere contestato.
È possibile cancellare un fermo amministrativo?
La cancellazione del fermo può essere effettuata solo dopo aver saldato integralmente il debito e dopo aver ottenuto, da parte dell’Agente della riscossione, il provvedimento di revoca da presentare al PRA.
Rateizzando il pagamento del debito, è possibile ottenere una sospensione del provvedimento e utilizzare il veicolo sottoposto a fermo amministrativo?
In caso di rateizzazione del debito, una volta effettuato il pagamento della prima rata, il debitore può richiedere all’Agente della riscossione la sospensione del provvedimento di fermo, in modo da poter comunque utilizzare il veicolo interessato. In questo caso, l’Agente della riscossione rilascerà un documento attestante il proprio consenso all’annotazione della sospensione del fermo che, anche in questo caso, il debitore dovrà poi presentare direttamente al PRA.
Cosa succede in caso di mancato pagamento del debito?
Se il debitore non procede al pagamento di quanto richiesto, il mezzo potrà essere pignorato e venduto all’asta.
Non aspettare che sia troppo tardi. Rexpira può aiutarti a risolvere la tua situazione debitoria. Ti offre una consulenza per riuscire a comprendere e interpretare le cartelle di pagamento che hai ricevuto, ad impugnarle, a rateizzarle o a trovare qualsiasi altra soluzione idonea per evitare ulteriori conseguenze, tutelando in questo modo il tuo patrimonio.
Categoria: Fisco e Tributi