Quando si parla di pignoramento e vendita all’asta di un immobile, molto spesso ci si imbatte in alcune pericolose leggende metropolitane che vanno sfatate. Tra queste, ne persiste una, secondo cui il pignoramento e la successiva vendita all’asta di un immobile possono essere bloccate nel caso in cui vi abitano minorenni o disabili.
Moralmente potremmo essere portati a pensare che sia giusto, ma per la legge non è assolutamente così: la presenza di minori o di disabili non costituisce causa impeditiva dell’esecuzione. In altre parole, l’esproprio avviene normalmente. L’unica differenza può essere relativa ai tempi, poiché quando l’ufficiale giudiziario accerta la presenza di minori, normalmente questo può rinviare l’operazione di accesso: un tempo utile per allertare i servizi sociali del comune a verificare quali provvedimenti adottare alla loro tutela.
In particolare, i servizi sociali dovrebbero intervenire nel caso in cui vi siano minori (inclusi quelli a rischio di attività criminali), anziani, diversamente abili, invalidi civili, alcolisti o tossicodipendenti. Non ci sono altre scuse e attenuati: quando la casa viene espropriata, bisogna lasciare l’immobile con tutta la famiglia.
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Categoria: Pignoramento