Questa è una domanda ricorrente, soprattutto in questo periodo in cui molte sono le famiglie che si trovano in serie difficoltà economiche. Spese impreviste, accumulo di finanziamenti, calo delle entrate nel reddito familiare e perdita del lavoro sono problemi oggi frequenti, che diventano fonte di forti ansie e che assillano ogni mutuatario.
Cosa succede se non si riescono a rimborsare puntualmente le rate del mutuo?
I rischi e i procedimenti a cui si può andare incontro sono diversi: si va dal recupero crediti, all’iscrizione del proprio nome nelle banche dati di cattivi pagatori e in casi estremi, anche al pignoramento.
In queste circostanze per prima cosa, la banca, che ha interesse a rientrare dalla somma prevista dal contratto di mutuo, avvia una fase di recupero del credito mediante solleciti telefonici ed epistolari. Al debitore non resta dunque che affrontare il problema e trovare una soluzione che gli permetta di regolarizzare il pagamento delle rate arretrate e riprendere il normale rimborso del mutuo.
A questo scopo, quello che pensa di poter fare è:
- chiedere un finanziamento e saldare l’arretrato
- cercare aiuto a parenti e amici
- parlare con i rappresentanti della banca ed individuare soluzioni che tengano conto della sua temporanea difficoltà.
Ottenere un finanziamento non è certamente cosa facile. Conseguentemente al ritardato pagamento delle rate del mutuo, l’ente erogatore del prestito segnala il cattivo comportamento del mutuatario ai Sic, (sistemi di informazioni creditizie), che inseriranno il nominativo nella lista nera dei cattivi pagatori. Questo compromette la reputazione creditizia dello stesso cliente che si vedrà rifiutata l’opportunità di contrarre altri finanziamenti presso altri istituti di credito.
Parenti e amici, magari vorrebbero aiutare il debitore in difficoltà, ma il momento è difficile per tutti ed è molto probabile che anche loro si trovino in una difficile situazione economica.
Altra possibilità è quella di incontrare il direttore della filiale e discutere un piano di rientro in grado di ripianare la situazione in un ragionevole arco di tempo. Le soluzioni possibili sono diverse:
– Rateizzare l’importo arretrato del mutuo – In questo caso, alla regolare rata del mutuo che deve essere corrisposta mensilmente, bisogna sommare una quota aggiuntiva che servirà a recuperare l’arretrato. Va da sé che la rata risultante che il debitore dovrà rimborsare mensilmente sarà sicuramente più alta.
– Postergazione delle rate – è una altra opzione che consente di spostare il pagamento delle “rate scadute” alla fine del mutuo, anche se con una quota di interesse lievemente più alta. Si eviterà in questo modo di sovrapporre le rate normali con quelle rinviate. Aspetto a cui prestare attenzione è che la postergazione implica il regolare pagamento delle restanti rate, di solito infatti la banca precisa nell’accordo che, in caso di altri ritardi, esso verrà risolto automaticamente.
– Sospensione del mutuo – questa è un’altra possibilità che permette la sospensione, per un tempo prefissato, del pagamento della quota capitale, ma non degli interessi, che il mutuatario dovrà dunque continuare a corrispondere alla banca. Per poter beneficiare della sospensione sono però necessari specifici requisiti e le condizioni di accesso sono di solito stingenti.
Interesse di ogni Istituto di credito è trovare un punto di incontro con il singolo cliente evitando che le pratiche vadano a sofferenza, pertanto parlare con la propria banca e dimostrare concretamente l’intenzione di risolvere la situazione è molto importante. Nella realtà però non è cosi facile riuscire a trattare con i creditori; la banca infatti non è così disponibile a definire accordi con debitori che, anche se per oggettive difficoltà economiche, hanno pur sempre perso credibilità e affidabilità finanziaria
E nel caso di definitiva incapacità di pagamento del mutuo?
Inutile rimandare il problema. Dopo un certo numero di rate insolute, così come previsto dal contratto di mutuo la banca avrà facoltà di richiedere il rimborso dell’intero debito in un colpo solo. Andato a vuoto anche questo tentativo di recupero, l’istituto creditore può sottoporre a pignoramento l’immobile avviando una procedura esecutiva forzata per conseguire, con il ricavato della vendita all’asta, soddisfazione delle proprie ragioni.
In questi casi è consigliabile vendere l’immobile prima dell’asta giudiziaria per assicurarsi che la casa non venga svenduta e che il debitore non resti ancora con debiti da pagare.
Rexpira può aiutarti. Può garantirti assistenza sia nella definizione di accordi con i tuoi creditori, sia nel caso in cui sia stata già attivata una procedura esecutiva a tuo danno, studiando ogni soluzione utile per cercare di salvare la tua casa o per assicurare che le venga dato il “giusto valore”, affiancandoti in tutte le operazioni collegate alla cessione del bene e all’estinzione del debito.
Categoria: Debito Bancario