Articolo a cura di Giuseppe Valvo, consulente del debito Rexpira
Visto il particolare interesse che ci è stato manifestato in seguito alla messa in onda del servizio di Striscia La Notizia sulla cosiddetta Legge anti suidi, ci sembra opportuno tornare a parlare di sovraindebitamento, con la volontà di far luce sulla questione e offrirvi una visione più completa e approfondita sull’argomento.
Ma andiamo con ordine. Cominciamo proprio con l’intervista realizzata per Striscia a Bruno Barbieri, attuale vicepresidente del Codacons (il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori), che ha dichiarato:
“Una legge che vede applicazione da pochissimi mesi è la legge n. 3/2012 sul sovraindebitamento, entrata in vigore nel 2015, chiamata anche legge anti suicidi, diretta a tutti coloro che non hanno la possibilità di pagare i debiti che hanno accumulato nel corso degli anni, che non vogliono perdere la casa e/o vedersi pignorato lo stipendio o altri beni personali. È una legge che permette e dà al consumatore la possibilità di abbattere i propri debiti, anche nella misura del 50% e di rimodularli con rate sostenibili, proporzionate all’attuale capacità di rimborso. In questo modo si potrà evitare la vendita all’asta dell’immobile o eventualmente il blocco dell’asta se quest’ultima è stata già fissata.”
Moreno Morello, inviato di Striscia La Notizia, aggiunge: “una persona in difficoltà, o un piccolo imprenditore pressato dai creditori, perché per qualche motivo non riesce a pagare i propri debiti, può chiedere al Tribunale, con il supporto di un organismo riconosciuto dalla legge o ad un professionista, di ristrutturare i propri debiti. I creditori, che in quel momento vedono pregiudicata le proprie spettanze, potrebbero aderire al nuovo piano di pagamenti o ad una ponderata liquidazione dei beni. Per il soggetto, l’adesione di una parte considerevole dei creditori o l’omologa del tribunale, se si tratta di un semplice consumatore, potrebbe rappresentare l’inizio di una nuova vita.”
Legge Salva Suicidi: applicarla con Rexpira
In caso di sovra indebitamento, Rexpira può aiutarvi. E iniziamo a farlo spiegandovi cos’è la legge n.3/2012, conosciuta anche come legge anti suicidi: in sostanza si parla di sovraindebitamento nel momento in cui l’ammontare dei debiti diventa talmente alto da non permettere al debitore di continuare a sostenerlo o estinguerlo con le proprie risorse economiche.
Oggi sono molte le famiglie che si trovano purtroppo a fronteggiare drammatiche situazioni di sovraindebitamento a causa del superamento del limite di reddito disponibile. La situazione tende ad aggravarsi quando si aggiungono poi situazioni impreviste, come la perdita del lavoro, o quando la scarsa educazione finanziaria non consente di gestire al meglio il budget familiare. Con redditi così limitati è inevitabile dunque dover ricorrere ai finanziamenti per liquidità o per consolidamento, con tutti i rischi connessi, compreso quello di perdere la propria casa all’asta.
Fortunatamente, in Italia è entrata in vigore dal 2015 la cosiddetta legge anti suicidi – che qualcuno definisce anche Salva Suicidi – che, con la crisi economica che ha imperversato nel nostro paese negli ultimi anni, offre a tanti debitori la possibilità di tirare un sospiro di sollievo, sollevandoli dalla pressione psicologica che il sovraindebitamento crea, ma tendendo anche a garantire ai creditori la migliore soddisfazione possibile.
Andiamo quindi a vedere quali sono i benefici più importanti che si possono conseguire con l’applicazione di questo decreto anti suicidio per debiti. È possibile ottenere:
- la soddisfazione dei creditori sulla base delle reali possibilità economiche del debitore, con piccole rate sostenibili proporzionate alla reale capacità reddituale del nucleo familiare;
- la sospensione delle procedure esecutive in corso, di pignoramenti, fermi amministrativi e aste giudiziarie;
- lo stralcio di finanziamenti contratti con società di leasing, banche, finanziarie e società di credito a consumo, riuscendo a ridurre l’ammontare del debito anche di oltre il 60%;
Legge Salva Suicidi: come funziona
La legge 3/2012 nel corso degli anni è diventata sempre più conosciuta, perché permette ai soggetti sovraindebitati di ridurre fino al 50-60% l’ammontare dei propri debiti nei confronti di banche, finanziarie e del Fisco.
Ma come funziona questa legge? La prima cosa da fare consiste nel verificare se ricorrono i presupposti per ottenere i benefici previsti dalla legge, rivolgendosi ad un professionista abilitato: Rexpira può farlo. In questo caso, avremo il compito di presentare al giudice un piano di rientro dei debiti, proporzionato alla reale capacità economica e patrimoniale del debitore. Se il giudice approva l’accordo, il soggetto debitore potrà beneficiare della cosiddetta esdebitazione, cioè potrà veder ridotto il valore del suo debito, che adesso sarà stato riequilibrato sulla base della sua disponibilità finanziaria. L’importo restante del valore iniziale del debito verrà invece cancellato completamente.
Per approfondire ulteriormente, vi consigliamo anche di leggere la nostra guida rapida e aggiornata al sovraindebitamento
In conclusione abbiamo a che fare con una legge che offre dei vantaggi davvero concreti: si rivolge a quei debitori virtuosi e offre a quest’ ultimi la reale possibilità di non vedersi sottrarre tutto il proprio patrimonio da esecuzioni forzate. Inoltre è una legge che tutela anche i diritti dei creditori che pertanto possono ottenere un pagamento in termini certi evitando le lungaggini tipiche della burocrazia quando vi è in corso una procedura esecutiva ordinaria.