Condividiamo la storia di due fratelli che, nel 2015, si sono trovati in una situazione debitoria insostenibile a causa di una serie di sfortunati eventi.
Entrambi lavoratori dipendenti, avevano contratto un mutuo, ma a causa di imprevisti personali e varie difficoltà economiche sopravvenute, le rate mensili erano diventate insostenibili.
A causa dell’ipoteca sull’immobile concessa come garanzia del mutuo, la banca aveva proceduto con la vendita all’asta della loro abitazione. Tuttavia, la somma ricavata non era sufficiente a coprire l’intero credito vantato e per la parte residua era stato disposto il pignoramento di un quinto dello stipendio.
Quando i fratelli hanno richiesto il nostro aiuto, avevano ormai accettato la perdita della loro casa, ma restava ancora un grave problema da affrontare che minacciava la loro serenità: il debito residuo ammontava a 96.518,17 euro.
Analizzando la documentazione, abbiamo individuato alcune valide argomentazioni per avviare una trattativa con la società creditrice. Siamo riusciti a ottenere l’accettazione formale per l’estinzione della posizione debitoria, concordando il versamento di complessivi 30.000 euro, così ripartiti: un primo acconto di 20.000 euro e i restanti 10.000 euro in 25 rate mensili da 400 euro ciascuna.
Grazie al nostro intervento, i due fratelli sono riusciti a estinguere definitivamente un debito che li aveva profondamente segnati e che avrebbe gravato sui loro stipendi fino al pensionamento, realizzando un risparmio insperato di oltre 60.000 euro.